Mancano pochi minuti allo scoccare della mezzanotte del 15 agosto. Un’ombra scompare tra le strade del popolare quartiere del Carmine a Brescia. Se qualcuno la notasse, penserebbe a un angelo vendicatore che ha appena portato a termine il suo compito. La mattina seguente, il corpo senza vita di Battista Scalvini viene rinvenuto nel suo misero appartamento.
Nessuno può immaginare che l’omicidio di quel povero disgraziato sia solo l’ultimo di una serie, finché una donna avvicina la commissario capo Vittoria Troisi. Le confessa di essere l’assassina e di avere agito per vendetta, poi estrae una pistola e si toglie la vita. Le indagini che seguono portano però a galla una realtà ben più complessa.
Affiancata come sempre dal giovane agente del posto Mirko Rota e dai fantasmi del passato che non l’hanno mai abbandonata, Vittoria Troisi torna a confrontarsi con i vizi privati di personaggi insospettabili e i segreti di famiglie all’apparenza perfette.
Irma Cantoni è nata a Brescia, dove vive tuttora dopo un periodo di quattro anni a Roma. Da oltre vent’anni segue il percorso meditativo della scuola buddhista Karma Kagyu e dal 2006 ha contribuito alla pubblicazione di diversi saggi sulla pratica buddhista e su bioenergetica e naturopatia. Ha esordito nella narrativa con i racconti lunghi La regina degli Stati Uniti (premiato al concorso Penna d’Autore Torino) e Il cartomante, dove compare per la prima volta la commissaria Vittoria Troisi, protagonista delle indagini di Il bosco di Mila.